Masterpiece of

tres doux

There are many variations of passages of Lorem
Ipsum available, but the majority.

Pandoro o panettone? Conosci la storia del panettone e della Motta?

Pandoro o panettone? Conosci la storia del panettone e della Motta?

Sotto le feste si affronta sempre il solito dilemma…. panettone o pandoro? Quale preferite?

Facciamo un piccolo salto indietro nel tempo

 

 

 

 

 

per scoprire chi ha scoperto queste specialità.

Il pandoro è nato commercialmente  a Verona quando un pasticcere  Domenico Melegatti ottenne il brevetto nel 1884.

Diverse le storie legate all’origine del panettone: una delle più accreditate vede protagonista Toni, umile sguattero della cucina di Ludovico il Moro. Alla vigilia di Natale, il capocuoco degli sforza bruciò il dolce; per salvare il banchetto Toni decise di servire un panetto di lievito madre lavorato a più riprese con farina, uova, zucchero, uvetta e canditi. Il risultato fu un successo, tanto che Ludovico il Moro si complimentò con Toni e chiamò quel dolce Pan de Toni. Secondo altre versioni la nascita del panettone sarebbe da attribuire al pasticcere Ughetto degli Atellani e Suor Ughetta.

In seguito il panettone divenne un bene che a Natale si trovava su tutte le tavole, tanto che parecchie aziende incominciarono a produrlo industrialmente. Tra le società più note troviamo la Motta, di cui quest’anno si festeggiano i cento anni di storia.

 

Angelo Motta (nacque a Villa Fornace vicino a Gessate in provincia di Milano  nel cuore della Martesana l’8 settembre 1890 da genitori umili)  fondatore dell’azienda, incominciò a lavorare giovanissimo in un panificio di Treviglio dove iniziò a coltivare la passione per la pasticceria. Si trasferì poi a Milano per sperimentare i trucchi del mestiere. Quando nel 1919 ritornò a casa dopo la prima guerra mondiale, aprì il suo primo forno dedicandosi alla produzione del dolce tipico meneghino, inizialmente in forma artigianale e successivamente espandendo la sua attività aprendo uno stabilimento industriale. Per dare avvio al suo laboratorio utilizzò il premio di smobilitazione ricevuto pari a 700 lire e i pochi risparmi materni. Questa piccola cifra gli permise di acquistare gli utensili e affittare i locali in via della Chiusa.

Nel suo laboratorio Motta riuscì a ottenere un panettone che, grazie all’uso del lievito di birra, risultava soffice e digeribile. Nel giro di pochi anni le vendite crebbero in modo esponenziale tanto che il 21 ottobre 1930 costituì la Dolciaria milanese, con un primo stabilimento in viale Corsica 21, di cui Motta era consigliere delegato.

Nel 1931 furono inaugurati nuovi punti vendita in centro città. Verso la metà degli anni trenta la Dolciaria milanese diventava una delle più rappresentative aziende del settore. Alla  fine degli anni Quaranta ebbe una nuova idea geniale la commercializzazione dei gelati industriali. Motta morì il 26 dicembre 1957 a causa di un infarto nella sua abitazione proprio di fronte allo stabilimento milanese.

Fonte: La Gazzetta della Martesana del 21 dicembre 2019

×